Boldini e gli italiani a Parigi
Roma, Chiostro del Bramante

a cura di Francesca Dini
collaborazione di Silvia Cuppini, Alice Devecchi e Joan Martos DART, Chiostro del Bramante
catalogo Silvana Editoriale

La regia dello spazio espositivo nasce dall'osservazione della disposizione dei quadri negli interni borghesi tra Otto e Novecento, documentata dalle fonti iconografiche e dalle considerazioni di Ernst H. Gombrich nel saggio Quadri da parete. Il quadro necessita di un appoggio, di una “base” come l'architrave del camino o la linea sinuosa di un sofŕ; convive con gli oggetti d'arredo; una tappezzeria decorata č il suo sfondo. I quadri sono disposti in maniera emozionale in un montaggio che genera racconti, trattati alla stessa stregua degli oggetti che affollano gli interni. Legata all'oggetto č La Ricerca del tempo perduto di Proust e gli Eterni ritorni di Gozzano. Chi non ricorda di quest’ultimo “le buone cose di pessimo gusto”: il Loreto impagliato, i fiori in cornice, il caminetto un po' tetro, le scatole senza confetti, un qualche raro balocco, le sedie parate a damasco, il gran lampadario vetusto che “immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto”?